Digital Lab
Il Maker Lab ad Alessandria
Digital Lab
Il Maker Lab ad Alessandria
Il Maker Lab ad Alessandria
Il Maker Lab ad Alessandria
Il Maker lab è uno spazio allestito in ogni oratorio con attrezzature digitali e meccaniche, tavoli di lavori e strumenti artigianali. Un luogo dedicato all’apprendimento e alla sperimentazione di sé attraverso la metodologia del learning by doing, in modo individuale ed in piccoli gruppi, seguiti da formatori ed educatori, con il coinvolgimento diretto delle aziende partner e la collaborazione con il progetto Ri-connessioni di Fondazione per la scuola.
I destinatari dell’azione sono i minori che frequentano le classi II e III della scuola secondaria di primo grado.
Valentina Bellis
Referente Locale
Don Roberto Gorgerino
Incaricato dell’Oratorio
Andrea Mandrino
Formatore Maker Lab
Roberta Fracasso
Educatrice Centro Don Bosco Alessandria
Il Maker Lab ad Alessandria ha preso vita grazie al laboratorio “Lego Lab“: l’utilizzo dei kit Lego e in generale la programmazione, può farci capire come funziona la nostra vita quotidiana.
Il segreto di fare il Maker Lab è capire che si può imparare senza essere dietro a un banco, perché questa cosa qui la posso trasportare in qualunque esperienza che faccio, anche non in un Maker Lab. Esco il sabato pomeriggio, vado al parco, il parco è vicino a un castello e capisco che quel castello ha una certa storia. È imparare senza essere in un luogo di apprendimento.
Andrea Mandrino
L’utilizzo dei kit Lego e in generale la programmazione, può farci capire molto come a volte funziona la nostra vita quotidiana, quindi banalmente il fatto di usare Scratch, mettere pulsante di inizio, vado avanti dieci secondi, fa capire come tutte le cose a partire dai nostri piccoli movimenti hanno una sorta di programmazione.
Roberta Fracasso
Abbiamo studiato, ci siamo preparati e siamo andati a Torino a capire come funziona la strumentazione, che è un punto abbastanza critico del Maker Lab. È una strumentazione che normalmente non si usa nelle attività formative, è anche abbastanza complesso riuscire non a utilizzarla, ma usarla in modo consono rispetto alla formazione. Devo fare delle cose semplici per dei ragazzini che magari non sanno usare un computer.
Andrea Mandrino
È molto utile dal punto di vista del proprio percorso di vita, capire che un problema va prima scomposto, perché prima di affrontare la montagna c’è sempre un po’ di ansia, se capisco che per iniziare la scalata mi basta aggrapparmi al primo spuntone di roccia che ho, ho già un buon punto di partenza. È un processo che però richiede tantissimo tempo, soprattuto con questo tipo di utente, perché manca l’attenzione di capire qual è il problema per poi scomporlo, e sicuramente sono ragazzi che si sconfortano facilmente. La frustrazione è una cosa che hanno dentro di loro e che prende molto il sopravvento, “se non c’è la faccio vuol dire che non ce la farò mai”; il processo deve essere invece “se non ce la faccio , devo capire da dove affrontare il problema, e quindi scomporlo.”
Andrea Mandrino
È importante perché i ragazzi possono capire che al di fuori della scuola e della famiglia c’è comunque un posto dove loro possono oltre che sperimentarsi, chiedere quando hanno bisogno.
Roberta Fracasso
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Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.