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Maker Lab

Idea di fondo:

Il Maker Lab è uno spazio per imparare facendo attraverso processi di apprendimento esperienziale e induttivo per il potenziamento delle competenze logiche (STEM), la valorizzazione delle competenze trasversali e delle life skills, il consolidamento dell’auto-stima, il rafforzamento degli alfabeti indispensabili per la continuità formativa.
L’azione del progetto intende elaborare e modellizzare un nuovo format “didattico-formativi” coniugando i “luoghi” della didattica tradizionale con gli “spazi” dell’informalità d’oratorio.
Il laboratorio valorizzerà l’acquisizione di competenze digitali, in quanto linguaggio universale ed inclusivo del multilinguismo.

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Maker Lab Dove?

3 Punti

LE SPECIFICITÀ

Maker Lab prima di tutto

Il Maker lab è uno spazio allestito in ogni oratorio con attrezzature digitali e meccaniche, tavoli di lavori e strumenti artigianali. Un luogo dedicato all’apprendimento e alla sperimentazione di sé attraverso la metodologia del learning by doing, in modo individuale ed in piccoli gruppi, seguiti da formatori ed educatori, con il coinvolgimento diretto delle aziende partner e la collaborazione con il progetto Ri-connessioni di Fondazione per la scuola.
I destinatari dell’azione sono i minori che frequentano le classi II e III della scuola secondaria di primo grado.

Secondo: la filosofa Maker Lab

Il Maker Lab si ispira ai modelli del movimento FabLab. Le metodologie utilizzate sono l’“universal design learning” (finalizzata alla personalizzazione della didattica calibrata sui bisogni specifici) e il “thinkering” (un approccio educativo che insegna a “pensare con le mani” e ad apprendere sperimentando con strumenti e materiali). L’obiettivo è quello di integrare la didattica tradizionale e sviluppare le competenze trasversali.

Terzo: l’innovazione Maker Lab

L’innovazione dell’azione risiede nella sperimentazione già consolidata della “gamification” (il divertirsi imparando in un contesto normalmente dedito all’aggregazione) quale processo di attivazione dell’apprendimento esperienziale, sia per potenziare le competenze logiche tramite attivazione di processi educativi di tipo induttivo (STEM), sia per favorire le competenze trasversali, in linea con la nuova Raccomandazione del Consiglio UE relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente.