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Pubblichiamo di seguito un articolo e cura di Milena Tacconelli, sulle attività del Work Lab di Casale Monferrato.

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Il lavoro” è spesso una meta ideale per molti ragazzi che pur avendo assolto all’obbligo scolastico non hanno portato a termine un percorso formativo qualificante. Negli scambi che spesso mi è capitato di avere con loro, capisco che quando mi dicono “voglio lavorare”, stanno facendo un pensiero per sottrazione (se non ho voglia di studiare allora vado a lavorare), spesso legato ad un desiderio di maggiore autonomia ed alla possibilità di avere qualche soldo in tasca. 

Di fatto, se poi approfondisci con qualche domanda, scopri che i ragazzi hanno un’idea molto approssimativa di tutto ciò che ruota attorno all’esperienza del lavoro: come cercarlo, come arricchire le loro competenze, come proporsi attivamente in un colloquio, quali le principali regole del mercato.  

Manca quindi il collegamento-ponte tra il desiderio e l’azione concreta. La maggior parte di loro sa nella teoria (ed in estrema sintesi) come funziona, ma non ha allargato la conoscenza né acquisito l’abilità –direi sociale- per attraversare quel ponte mettendo in moto un’esperienza personale finalizzata ad ottenere un lavoro. 

In questo senso la proposta WORK LAB può considerarsi uno strumento efficace per traghettare i ragazzi dall’ideale-lavoro all’esperienza-lavoro. WORK LAB è un percorso pre-professionalizzante di 100 ore complessive, 60 delle quali svolte in azienda.

Questo permette di entrare in un contesto lavorativo facendo formazione sul campo: ci si misura con le regole del lavoro ci si misura con l’acquisizione delle competenze base per svolgere l’attività che l’azienda offre.

In questa esperienza i ragazzi, pur mettendosi in gioco personalmente, non sono soli: il progetto WORK LAB prevede che si costituisca un gruppo limitato di ragazzi e che il gruppo sia accompagnato nei vari passaggi da una figura educativa di riferimento (per la selezione, il monitoraggio dell’esperienza, il supporto nella logistica, per la verifica finale).

Le prime 40 ore invece sono dedicate agli approfondimenti teorici propedeutici all’esperienza lavorativa (comunicazione, soft/hard skill, sicurezza sul lavoro, il CV, elementi specifici della mansione) in appoggio al CNOS-FAP dei territori in cui si opera.

Il 2 di febbraio è partito il primo percorso WORK LAB della sede di Casale (Istituto Sacro Cuore di Gesù) per incastonatore di gemme preziose, realizzato in collaborazione con il CNOS-FAP Alessandria

I ragazzi selezionati e coinvolti sono stati quattro diciassettenni, tutti neet. L’azienda che ha aderito al progetto è di Valenza (AL), settore orafo, ed ha necessità di incastonatori di gemme preziose. Abbiamo quindi chiesto all’azienda di mettere a disposizione locali, attrezzatura e personale per ospitare il tempo della formazione pratica in azienda. La risposta è stata affermativa. Al termine delle 100 ore di formazione, i ragazzi che avranno mostrato attitudine ed interesse, potranno approfondire l’esperienza grazie ad una borsa lavoro di tre mesi, a carico del progetto Labs To Learn.

Trovo interessanti due aspetti di questo progetto: il tentativo di rispondere al problema della dispersione scolastica facendo leva sulla motivazione dichiarata dai ragazzi (quel “voglio lavorare” di cui si parlava prima), e la possibilità di portare avanti un modello di formazione flessibile, che risponde alle esigenze delle aziende del territorio in cui si è inseriti e che coinvolge le aziende stesse in un processo di corresponsabilità nella formazione di giovani che potrebbero rispondere positivamente ai bisogni della azienda.

Così si fa un pezzo di strada insieme, insieme si cresce

Faccio il tifo per i ragazzi che ci stanno mettendo impegno e responsabilità e ringrazio i datori di lavoro, per la loro scelta di provarci, investendo tempo e professionalità: da cosa nasce cosa, e noi ci crediamo.

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Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.