Con la fine dell’anno scolastico ha avuto fine anche il primo Maker Lab dedicato alla Robotica dell’Oratorio Valdocco.

Durante l’ultima settimana di scuola, le bambine, accompagnate dal loro educatore, hanno portato a scuola il loro amico BOT, ballerino di break dance professionista, per farlo conoscere ai compagni e alle insegnanti.

Per loro, è stata l’occasione di portare il Maker in classe, dimostrare ciò che hanno imparato ed insegnare ai compagni qualcosa di speciale.

Così hanno raccontato la loro esperienza, attraverso le foto e i video realizzati durante il percorso, hanno coinvolto i compagni in un gioco che ha permesso loro di spiegare la programmazione a blocchi, hanno fatto esibire il loro amico a suon di movimenti di braccia e bacino.

L’esperienza è stata talmente bella e positiva, che sicuramente sarà riproposta con l’inizio del nuovo anno scolastico; le maestre si sono dimostrate entusiaste dell’opportunità, della collaborazione tra scuola e Oratorio che ne è nata, ma soprattutto della scelta di riservarlo alle bambine, nei nostri quartieri ancora molto legate alle storie familiari e culturali che si portano dietro e che, spesso, hanno un peso importante non solo nelle loro scelte, ma anche nel loro modo di vedersi nel mondo e di relazionarsi con esso.

Il Maker sarà arricchito nei tempi e nei contenuti, grazie ai suggerimenti delle bambine e agli spunti delle insegnanti, e cercherà un maggior coinvolgimento delle famiglie.

Il nostro obiettivo, è che sempre più bambine scoprano di essere capaci di imparare qualunque materia, di saper trovare soluzioni a problemi difficili, di essere all’altezza dei propri sogni e libere di realizzarli… e che tutto ciò lo imparino anche i loro genitori.

Ed eccoci giunti all’evento finale, alla conclusione di questo secondo modulo del Maker Lab di Valdocco. Siamo entusiasti di vivere questa splendida mattinata per mostrare tutte le attività svolte al Maker.

Appena entrati nella scuola media Turoldo, i ragazzi protagonisti del percorso didattico del Maker Lab ci aspettano ansiosi nell’atrio. Accanto a loro ci sono i professori accompagnatori, emozionati e carichi per la giornata. I ragazzi, felici per l’opportunità offerta, ci accolgono con gioia ma anche con un po’ di timore, perché qui si gioca il tutto e per tutto.

Orari, scadenze, lavori, esposizioni… tutto il materiale prodotto verrà esposto e spiegato, accogliendo i loro compagni e le classi quinte delle scuole elementari circostanti.

Saranno loro, per un giorno, i professori dei loro pari e degli stessi docenti. Tutto l’evento è stato organizzato nei minimi dettagli, studiato, programmato e tarato per le diverse età che verranno a sperimentare questo grande maker itinerante.

Ci saranno tre stand con attività diverse che, alla fine della giornata, diventeranno patrimonio e documento per la scuola. I ragazzi del primo modulo si uniranno a loro per aiutare lo svolgimento delle attività. Ad accompagnare tutto ciò, un trio di professori musicisti allieterà l’evento con la loro musica jazz.

I ragazzi, impegnati fin dai primi istanti nella preparazione degli ambienti, lasciano trasparire dalla loro espressione una grande felicità. Quando arriva la prima classe, tutto il lavoro prende avvio. Inizia così la giornata più importante del modulo.

Nel primo stand, postazione realizzata per le informazioni, vengono proiettati su uno schermo tutti i lavori e i video prodotti. Viene fornita una spiegazione accurata dello svolgimento delle attività e di quanto queste esperienze abbiano aiutato i ragazzi a rafforzare le loro life skills. Tra gli spettatori si percepisce l’interesse e tutti ascoltano attentamente, osservano e fanno domande sul maker. Alla fine della spiegazione, i ragazzi espongono i loro lavori, tra cui magliette, quaderni, adesivi e stampe, che sono state parte integrante del progetto.

Nel secondo stand, allestito nel cortile di fronte all’ ingresso, con l’ aiuto del formatore, due giovani presentano un’attività tipografica. Stampano utilizzando il metodo a pressione, una frase legata alla loro classe. Tutti i giovani visitatori partecipano e apprezzano il lavoro proposto, divertendosi e imparando qualcosa di nuovo e pratico.

Procediamo velocemente verso il terzo laboratorio.

Nella sezione appositamente allestita, troviamo alcuni ragazzi con i loro educatori, che si impegnano a spiegare alla classe l’attività da svolgere. La consegna è semplice e diretta: mostrare alle persone che visiteranno il sito della scuola i luoghi più significativi visti con gli occhi degli alunni attraverso il metodo della foto elicitazione. Le foto saranno scattate e poi intitolate, descritte e consegnate ai ragazzi del maker, che le utilizzeranno per creare una mappa virtuale e interattiva della loro scuola.

Tutti hanno partecipato e si sono impegnati, hanno fatto emergere l’importanza di lavorare bene in equipe. Con la gioia nel cuore e un po’ di stanchezza, abbiamo concluso questo appassionante viaggio alla scoperta della tipografia e delle tecniche di stampa.

Durante il nostro percorso, abbiamo fatto numerose attività e vissuto molte esperienze significative, partendo da lavori di stampa a pressione, utilizzando un antico torchio manuale.

In seguito, è stato proposto al gruppo classe di studiare diverse modalità di stampa, sperimentando varie tecniche, come la stampa su magliette. Per questo lavoro, i membri del gruppo hanno imparato a creare grafiche da stampare utilizzando la tecnica della pressa a caldo.

Inoltre, ci siamo divertiti a sperimentare la stampa 3D, partendo sempre da un progetto grafico sviluppato su un programma specifico.

Tutte queste attività sono state documentate attraverso vari video tutorial realizzati e montati dai ragazzi stessi. Ogni passo del nostro cammino è stato importante e impegnativo, ma abbiamo imparato che per raggiungere la vetta è necessario collaborare e fidarsi gli uni degli altri. 

Ora spetta a questi ragazzi continuare a progredire, intraprendere nuove tappe per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi, affrontando ogni sfida con determinazione, coraggio ed entusiasmo, poiché sono destinati a realizzare grandi cose e scoprire potenzialità inimmaginabili.

 

Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.

Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?

Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.

Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.

Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;

pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.

Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.

Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.

L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.

Mercoledì 29 marzo, i ragazzi dell’I.C. Turoldo che frequentano il Maker Lab sulla grafica all’Oratorio Valdocco di Torino hanno ricevuto una visita speciale: una delegazione di ispettori del Ministero dell’Istruzione Francese e di rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Scopo della visita era quello di osservare e conoscere alcune attività inclusive ed innovative realizzate dalla scuola con i propri allievi.

L’evento si è trasformato in una nuova occasione di protagonismo per i ragazzi che, un po’ intimiditi dalla presenza degli osservatori, un po’ incuriositi dall’interesse mostrato nei loro confronti, non si sono tirati indietro e hanno mostrato agli ospiti come progettare il logo che stamperanno poi in laboratorio, a Valdocco, su magliette di cotone e borse di tela.

Oltre all’attività in sé e alle possibilità che il progetto Labs To Learn apre ai ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce, ciò che ha colpito i presidi francesi è stato il percorso di costruzione della comunità educante, quella mattina pienamente rappresentata;

esistono infatti progetti simili nelle scuole francesi, ma faticano ad uscire dai cancelli scolastici, mancano il dialogo ed il legame con il territorio. La visita si è conclusa quindi con la proposta, da parte dei delegati francesi, di un partenariato con la scuola Turoldo per condividere le buone pratiche didattiche ed educative: i nostri ragazzi speravano in un viaggio nella capitale francese; per ora dovranno accontentarsi di conoscere i loro coetanei e mostrare ciò che imparano sulle piattaforme digitali.

Come crescono questi ragazzi! Ieri erano i più rumorosi della classe, quelli che disturbano, che non sanno fare niente e che non hanno passioni, domani insegneranno cos’è la serigrafia in un partenariato internazionale.

Un’altra finestra si è spalancata per questi ragazzi.

 

Le azioni del progetto Labs to Learn a Valdocco proseguono anche con i Maker Lab, sia al mattino che in orario extrascolastico.

Il lavoro condiviso e la co-progettazione con l’Istituto Turoldo ci hanno permesso di portare il Maker Lab a scuola e di integrare le attività dei ragazzi del Maker con quelle dei gruppi classe cui appartengono, aprendo nuove strade verso azioni sempre più di supporto e di rete nella prevenzione alla dispersione scolastica.

È da poco terminato il primo modulo del Maker Lab scolastico per nove ragazzi dell’ I.C. Turoldo; è stato un viaggio formativo e divertente per tutti, hanno avuto la possibilità di imparare a lavorare come un tempo su macchine adatte alla stampa manuale.

Avevano iniziato il percorso, giocando a fare i tipografi, creando il loro font (carattere) personale e sono arrivati a stampare il loro album fotografico; nel frattempo hanno anche avuto la possibilità di sperimentarsi come fotografi: hanno potuto osservare e immortalare attimi di vita per le vie di Torino e alla Reggia di Venaria Reale.

Il percorso si è concluso con la presentazione del lavoro svolto all’interno dei locali della scuola media Turoldo e col passaggio di consegna a un secondo gruppo composto da altri otto allievi. Sarà un altro percorso ricco di tante sorprese e attività altrettanto coinvolgenti e formative.

Ci siamo resi conto di quanto sia importante, per alcuni ragazzi dei Maker Labs, continuare il percorso iniziato grazie al progetto e continuare a coltivare le relazioni educative che si sono create. In quest’ottica, insieme alla Dirigente della Turoldo e ad alcuni insegnanti stiamo progettando dei percorsi di “inserimento” dei ragazzi nelle attività dell’Oratorio, continuando così ad accompagnarli nel loro percorso di crescita personale e scolastico.

Il Maker Lab pomeridiano invece ci ha dato la possibilità di far conoscere il progetto ad altre scuole del territorio, invitando a partecipare alcuni ragazzi a rischio dispersione che già frequentano il nostro doposcuola; i ragazzi potranno restituire a scuola le conoscenze e le competenze trasversali che avranno appreso al laboratorio, condividendole con gli insegnanti e con i compagni di classe.

Sempre al pomeriggio, oltre a questo primo gruppo di ragazzi dell’oratorio, ha iniziato ad assaporare la metodologia dell’imparare facendo anche una classe della nostra scuola media di Valdocco.

A tutti i ragazzi che finora sono entrati nel nostro Maker Lab vorremo dire questo:

“Esprimete sempre la vostra creatività perché le persone che incontrerete nel vostro viaggio si meraviglieranno della vostra fantasia!”.

Di seguito un video resoconto delle attività dei Maker, realizzato dagli Operatori di Valdocco:

Si riporta di seguito un resoconto delle attività dell’Oratorio Valdocco relative al Community Lab, con un occhio al futuro dei ragazzi coinvolti.

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Quali sono gli ingredienti che non possono mancare all’interno del nostro Progetto Educativo Pastorale?

Con questa domanda ci siamo lasciati lo scorso 2 marzo 2023, dopo l’ultimo incontro del tavolo Oratoriano, guidati dagli amici di Impresa Sociale ON.

Probabilmente la risposta non è per nulla chiara alla maggior parte di noi, ed è mediata dalle emozioni legate al vissuto di ognuno all’interno dell’Oratorio, dal punto di osservazione dal quale lo si guarda, dal tempo che si è trascorso tra le sue mura… perché è così, la visione di ciò che l’oratorio è stato e dovrà essere nel suo futuro è molto diversa se lo si guarda dalle finestre delle aule del catechismo al primo piano, dal centro del campo da calcio con le scarpe da ginnastica ai piedi o con un piede fuori dal portone, ad accompagnare con lo sguardo i ragazzi che arrivano da scuola.

A pensarci bene, la risposta più plausibile a quella domanda non è ciò che ci si aspetta, non saranno i paragrafi del progetto concreto scritto sulla carta ma è, senza retorica, il percorso che stiamo affrontando per arrivarci; è l’occasione che ci è data di incontrarci una volta al mese, è l’attesa, tutti insieme, della pizza ordinata per cena, è il sapere di essere tutti lì per camminare, ognuno col suo passo, sulla strada tracciata da Don Bosco. La comunità si costruisce con un progetto condiviso, ma si costruisce anche con la cura, con l’impegno, con la relazione.

Con la stessa cura e lo stesso impegno torneremo ad incontrarci nel mese di aprile, con l’obiettivo di tradurre il vissuto comune di questo percorso in quel progetto scritto che definirà la nostra identità salesiana e la nostra storia comune e sarà il primo gradino, la prima pietra dell’oratorio Valdocco di domani.

I Community Lab sono laboratori di sviluppo di comunità che vedono coinvolti educatori, insegnanti, formatori, salesiani, volontari, giovani chiamati a costruire “un’alleanza educativa” a vantaggio dei minori e delle rispettive famiglie per sperimentare buone pratiche di welfare comunitario e per rinforzare le reti di prossimità

Ecco il racconto delle prime due realtà salesiane che hanno avviato il Community Lab.

Community Lab all’Oratorio Valdocco: scriviamo insieme il progetto educativo pastorale dell’Oratorio.

 

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, dice un proverbio africano molto conosciuto; con il progetto Labs To Learn ed il percorso di Community Lab stiamo cercando di fare molto di più: costruire intorno ad ogni ragazzo una comunità solida, impegnata, con una storia e dei valori condivisi ed una direzione comune.

Questo è l’obiettivo che il nostro Tavolo Oratoriano, al quale partecipano tutte le realtà dell’Oratorio, si pone insieme ai professionisti di Impresa Sociale ON. Il percorso, iniziato sabato 21 gennaio, ci porterà a scrivere insieme un progetto educativo pastorale che permetta a tutti di camminare insieme e di uscire sul territorio come una realtà autorevole e informata, capace di restituire un’immagine reale dei giovani, delle famiglie e dei loro bisogni. 

Questo primo incontro si è aperto con un bel confronto sugli spazi e sui luoghi dell’Oratorio e su come i vari “abitanti” della Casa li vivono, quali siano ritenuti fondamentali e quali da rivedere o ristrutturare.

Il momento forse più importante, prima di chiudere l’incontro e lasciarsi ad un momento di convivialità e conoscenza informale, è stato quello di rivedere insieme il lavoro svolto nei precedenti incontri del tavolo Oratoriano, andando a modificare e integrare, lì dove serviva, le liste dei punti di forza, di debolezza, delle criticità e delle opportunità che sono non solo interne all’oratorio ma anche dovute a dinamiche esterne come il quartiere. 

Il lavoro svolto ha già fatto emergere il grande cuore che muove tutte le persone che si impegnano e collaborano nella Casa di Valdocco e questo si può dire guardando lo spirito e la voglia di progettare e realizzare qualcosa di grande attraverso questi quattro incontri, di conoscersi meglio, interagire e migliorarsi per poter offrire ai ragazzi che varcano la soglia del cortile un’esperienza sempre più su misura per loro.

 

Community Lab ad Alessandria: costruire un lessico familiare su Don Bosco, oratorio, scuola, educazione

 

Mercoledì 1° febbraio si è svolto presso il centro Don Bosco il primo incontro di Community Lab a cui hanno partecipato i rappresentanti degli organi direttivi delle realtà presenti nel centro: staff di direzione CNOS-FAP, un volontario dell’operazione Mato Grosso, gruppo di volontari del coro, catechismo, consiglio affari economici, presidente della ASD Don Bosco, consiglio pastorale parrocchiale, consiglio oratoriano, presidente dell’associazioneSan Vincenzo”. 

L’incontro è stato facilitato dalla dott.ssa Martina Bacci e prof.ssa Sara Sampietro dell’impresa sociale On

Don Mauro Mergola, Direttore dell’Opera Salesiana, ha spiegato il senso del percorso e ha introdotto la domanda guida dell’incontro: qual’è la cosa più urgente da fare insieme? 

Sono emersi tanti spunti di riflessione dalle nostre attività in gruppo. Crediamo che la collaborazione, la comunione,la comunicazione e il coinvolgimento delle famiglie,  tra le varie realtà sia importante. L’obiettivo è costruire una visione condivisa in tutto il centro salesiano. Inoltre, in questi quattro incontri vorremmo arrivare a elaborare una carta d’identità del centro Don Bosco.

Il prossimo appuntamento si terrà martedì 28 febbraio alle ore 21.00 presso il Salone Polivante dell’oratorio.

Sono ripartiti in ciascun territorio i percorsi di Community Lab che vedono coinvolti educatori, insegnanti, formatori, salesiani, volontari, giovani chiamati a costruire “un’alleanza educativa” a vantaggio dei minori e delle rispettive famiglie per sperimentare buone pratiche di welfare comunitario e per rinforzare le reti di prossimità.

Le attività previste per l’ultimo anno di progetto vedranno le comunità locali impegnate in un percorso di accompagnamento personalizzato sui bisogni e le esigenze di ciascun territorio per condividere contenuti, modalità e strategie del lavoro sociale in atto nell’ottica di predisporre un patto educativo di comunità.

In ciascuna sede si prevede un ciclo di 4 incontri con il supporto e la consulenza degli operatori dell’impresa sociale ON!.

Programma delle attività

Alessandria

Percorso incentrato sulla costruzione di un linguaggio comune e sull’individuazione di parole chiave che guidino il progetto educativo con l’obiettivo di raggiungere una visione interna condivisa e collettiva che possa poi riflettersi all’esterno, sul territorio.

  • Primo incontro: Costruzione di un lessico familiare su Don Bosco, oratorio, scuola, educazione
  • Secondo incontro: rispetto ai 3 cantieri (Partecipazione dei giovani, Orizzonte educativo unitario, Corresponsabilità Operativa) , come li vogliamo modificare, rilanciare, semplificare?
    di ciò che facciamo anche grazie a L2L (es. metodo di studio, maker, ecc.), cosa vogliamo proporre sul territorio? E a chi? (Costellazione del valore)
  • Terzo incontro: “Tavolo di comunità 2030” dedicato alla discussione e progettazione con stakeholder di quanto scelto nel secondo incontro (2b)
  • Quarto incontro: stesura del protocollo di collaborazione tra stakeholder (output finale di Community Lab)

Casale

Percorso incentrato sull’accompagnamento alla co-progettazione con gli altri stakeholder del territorio.

  • Primo incontro – FEBBRAIO 2023: Primo incontro con il gruppo degli educatori che partecipano al percorso di formazione (precedente all’incontro conclusivo del tavolo di formazione) per individuare insieme le priorità della Casa e portare dunque le proprie istanze all’incontro finale di marzo con gli altri soggetti del territorio. Per procedere si dovrà capire quali sono le priorità della comunità e porci alcune domande:
    • Su cosa vogliamo lavorare?
    • Quali cantieri di lavoro attivare?
    • Come agire per coinvolgere la rete?
  • Secondo incontro – 12 MARZO: (successivo alla fine del percorso di formazione) Condivisione con tutta la comunità del Patto di Territorio e del percorso fatto dagli educatori
  • Terzo incontro – FINE MARZO: Il gruppo di lavoro si concentra su possibili stakeholders da coinvolgere
    Quarto incontro – (da programmare): co-progettazione concreta e definizione dei cantieri di azione per ricerca fondi

Valdocco

Percorso incentrato sulla formalizzazione e scrittura del Progetto Pastorale dell’Oratorio.

  • Primo incontro: ripartire da quanto prodotto nella prima fase del Community Lab e quanto implementato per fare un focus e stringere sempre più sul tema dell’identità: Chi siamo? Qual è la nostra storia? (Analisi del contesto interno)
  • Secondo incontro: individuazione del senso e dello stile con cui l’oratorio vuole operare
  • Terzo incontro: analisi del contesto esterno e degli stakeholder del territorio: Come serviamo questo territorio? Cosa facciamo? Quali servizi possiamo offrire al quartiere e come ci posizioniamo? Quali reti attivare sul territorio?
  • Quarto incontro: individuazione dei beneficiari e di alcuni primi cantieri di azione da attivare. Co-scrittura e validazione del Progetto Pastorale dell’Oratorio.

Bra

I focus del percorso sono principalmente due:

  1. la strutturazione di momenti di incontro intergenerazionale per mettere in dialogo le idee dei giovani con gli adulti coinvolti nell’organizzazione. L’obiettivo è fare in modo che le decisioni siano partecipate.
  2. la chiamata agli altri soggetti che sul territorio si occupano di educazione per riunirsi attorno a un tavolo di pensiero/progettazione comune.

Gli incontri saranno così strutturati:

  • Primo incontro: chiamata rivolta a tutti gli attori interni della Casa, compresi i giovani, per una prima condivisione dei documenti relativi all’identità della Casa.
  • Secondo incontro: strutturazione con i diversi attori della Casa di reali momenti di condivisione e incontro periodici; individuazione di modalità e strumenti per la co-progettazione delle attività.
  • Terzo incontro: mappatura degli stakeholder del territorio e costellazione del valore.
  • Quarto incontro: chiamata rivolta ad alcuni stakeholder del territorio con l’obiettivo di riunirsi intorno a uno stesso tavolo di confronto per condividere cosa fa ciascun soggetto, cosa non riesce a fare da solo e cosa si potrebbe fare insieme per iniziare a percepirsi come alleati e non come competitors.

Vercelli

Percorso incentrato sulla riorganizzazione e armonizzazione delle diverse anime della Casa e strutturazione di una serie di cantieri concreti di azione a partire dai risultati del questionario somministrato alle famiglie:

  • Primo incontro: definizione dell’organigramma della Casa (chi siamo? chi fa cosa?)
  • Secondo incontro: Come teniamo insieme le diverse anime della Casa? Come facilitare il lavoro? Come dialogano tra loro le diverse parti?
  • Terzo incontro: definizione di alcuni cantieri di azione prioritari
Partenza col botto per il Maker Lab di Valdocco!
I 9 ragazzi dell’I.C. Turoldo, insieme a due loro insegnanti ed alla preside Anna Ruggiero, sono stati accolti dalle brioches appena sfornate degli studenti del CNOS-FAP, hanno visitato il museo Tipografico con una guida d’eccezione, e hanno inaugurato il loro laboratorio creando un primo carattere mobile in gomma CREPLA.
I ragazzi sono molto motivati e non vedono l’ora di mettersi di nuovo in gioco per scoprire cosa, con l’aiuto di Kevin e Davide, formatore ed educatore del progetto, saranno in grado di apprendere, creare e trasformare con le proprie mani, tirando fuori tutte quelle capacità rimaste finora un po’ nascoste.

L’Opera Salesiana di Valdocco (Via Maria Ausiliatrice, 32 10152 Torino) propone un Maker Lab dedicato alla stampa, per far apprendere i differenti sistemi di stampa, da quella a caratteri mobili fino alla moderna stampa digitale, e conoscere le meraviglie inesplorate del territorio cittadino.

Rivolto a ragazze e ragazzi di seconda media che sentono il bisogno di fare un’esperienza didattica diversa da quella tradizionale, che amano imparare attraverso l’esperienza pratica e che hanno un interesse per gli strumenti digitali, la grafica e la creatività., il percorso è in partenza dal 9 Novembre 2022 ed è costituito da 14 incontri di 5 ore ciascuno, il mercoledì mattina dalle ore 9:00 alle ore 14:00.

L’opera salesiana Valdocco oltre agli spazi e agli strumenti, mette a disposizione persone competenti e appassionate: un educatore dell’oratorio ed un formatore del CNOS-FAP. Queste figure saranno al servizio della scuola per co-progettare le attività e per offrire ai ragazzi

un’esperienza di apprendimento e crescita significativa.

Cos’è il Maker Lab

Il Maker Lab è un’aula multimediale all’interno dell’opera salesiana ideata per far vivere ai giovani l’esperienza educativa dell’imparare facendo (learning by doing). Si tratta di un luogo dove poter esprimere se stessi e scoprire la proprie potenzialità sperimentando attività divertenti e creative. 

Il Maker Lab mette a disposizione:

  • COMPUTER iMac con SOFTWARE GRAFICI PROFESSIONALI 
  • STAMPANTE a Caratteri Mobili
  • STAMPANTE Digitale
  • PLOTTER da taglio

I partecipanti, “giocando” a fare i tipografi impareranno:

  • a lavorare in TEAM
  • a usare SOFTWARE GRAFICI
  • a STAMPARE su diversi supporti
  • a diventare esperti di COMUNICAZIONE, esponendo in maniera adeguata e originale ciò che si impara e si realizza all’interno del Maker Lab

Le attività che verranno proposte avranno come obiettivo quello di potenziare le conoscenze e le competenze scolastiche andando a integrarsi con la programmazione didattica della scuola di origine. 

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Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.