Terzo appuntamento per il percorso dei patti educativi nel Community Lab. L’appuntamento si è svolto nella giornata del 1° marzo  e si è focalizzato sul tema “Le mappe delle comunità educanti“.

Si rende disponibile il materiale video della formazione:Community lab

Le attività del progetto Labs to learn proseguono. Dopo la formazione degli insegnanti, l’azione metodo di studio entra nel vivo del lavoro con i ragazzi in classe.

Il 1° marzo presenteremo alle famiglie e più in generale alle comunità territoriali “il metodo di studio”. L’importanza dell'”imparare ad imparare” affinché i ragazzi possano diventare autonomi nello studio, attraverso la conoscenza di strategie dedicate e la scoperta del proprio atteggiamento cognitivo ed emotivo. Con un focus sul ruolo attivo delle famiglie nell’accompagnare il processo di apprendimento dei propri figli.

L’incontro, trasmesso in diretta social alle ore 17.00, sarà anche l’occasione per riflettere sulla necessità che le “comunità educanti” sperimentino e rafforzino collaborazioni ed alleanze al fine di incidere in maniera trasversale ed integrata sui percorsi di crescita dei nostri ragazzi.

L’evento sarà disponibile online lunedì 1° marzo alle ore 17.00 su:

MODERATRICE DELL’EVENTO:

  • Valentina Bellis, Responsabile azione Metodo di studio

INTERVENTI:

  • Rosita Deluigi, Docente di pedagogia dell’Università degli studi di Macerata
    Garanti e snodi della comunità educante: questioni di metodo
  • Jessica Dell’Orletta, Psicologa dello sviluppo e dell’educazione
    Studiare, una questione di metodo
  • Elisabetta Govoni, Psicologa clinica e di comunità
    Strategie e strumenti per l’apprendimento
  • Sara Dal Cin, Ideatrice progetto “StudiAMO”, formatrice e consulente aziendale
    L’importanza del ruolo attivo della famiglia negli interventi di metodo

Scuole Partner – Istituti Comprensivi di: Bra 2, Casale 3, Statale “D.M. Turoldo” Torino, Francesco Negri Casale M.to, “Leonardo da Vinci – Frank” – Torino, Marconi Antonelli – Torino, Peyron- Torino,  Statale “Gaudenzio Ferrari” Vercelli, “Paolo Straneo” Alessandria.

“Un progetto selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”

Secondo appuntamento per il percorso di formazione dei patti educativi nel Community Lab. L’appuntamento si è svolto nella giornata di lunedì 15 febbraio  ed è vertito su “Definizioni e idee di comunità”.

Si rende disponibile il materiale video della formazione:

Nella giornata di oggi, giovedì 18 febbraio, si è tenuto il primo incontro online dedicato ai Referenti territoriali della Comunicazione Labs to Learn assieme all’Ufficio di Comunicazione Sociale – Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta guidato da don Moreno Filipetto, Responsabile della Comunicazione del progetto Labs.

L’incontro, tenutosi nel pomeriggio sulla piattaforma Zoom, ha avuto come scopo non soltanto quello di porre le basi per creare una rete di comunicazione tra i vari referenti, ma anche quello di individuare insieme una linea comune per la programmazione e la diffusione dei vari appuntamenti dedicati a Labs to Learn che si svolgono in ciascuna realtà coinvolta: Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Torino Rebaudengo, Torino San Luigi, Torino Valdocco e Vercelli.

Il prossimo appuntamento si terrà invece martedì 23 febbraio alle 15.00.

Il Sogno di Futuro”, a Valdocco, continua. Il cammino apertosi a ottobre con il progetto “Labs To Learn”, sotto la guida di On! Impresa Sociale, è arrivato al suo terzo appuntamento. Ieri, martedì 16 febbraio, il “Gruppo Giovani” e l’Equipe educativa dell’Oratorio, condotti dagli amici di gò, si sono ritrovati per proseguire l’esperienza del “community lab”.

Se la volta precedente, nel primo step eravamo stati invitati a narrarci gli uni agli altri un momento, un episodio, in cui possiamo dire di aver educato, questa volta siamo stati invitati ad “invertire lo sguardo”, e raccontarci quando siamo stati educati.

Forse ancora più chiaramente, questa volta, è emerso dai racconti, che pur essendo rilevanti le persone, e talvolta decisive, ad educare, più che un singolo, è un contesto, un ambiente! Anche per questa ragione, nella fase successiva dell’incontro ci è stato proposto un interessante esercizio di “sguardo sull’ambiente”: ciascuno di noi è stato invitato ad indicare e a mettere in condivisione, punti di forza e punti deboli interni all’ambiente, e anche, opportunità e minacce esterne ad esso.

Uno dei pregi, delle preziosità di questo “laboratorio”, è che il cantiere che questa seconda fase ha “aperto”, resta tale! Ciò dà la possibilità all’oratorio, da qui in avanti di poter continuare ad esercitare questo sguardo sull’ambiente educativo, allargando la condivisione su forza e debolezza, minacce ed opportunità, ad altri ambienti e protagonisti della vita oratoriana. Il fine? Conoscere e comprendere meglio la propria realtà, interna ed esterna, per poter meglio servire. Perché, per noi, non si tratta semplicemente di lavoro… ma di passione. Di missione. Sì, possiamo dire, parafrasando i “Blues Brothers”, “siamo in missione per conto di Dio!”.  Anche il modo in cui abbiamo concluso l’incontro in qualche modo ce lo ha ricordato, e ci ha a suo modo riportato all’inizio e agli inizi: siamo stati invitati, in vista del prossimo incontro, a domandarci quale desiderio, quale sogno, ciascuno di noi ha per il nostro Oratorio.

È nel DNA dell’Oratorio di Don Bosco nascere da un Sogno! per ciò chiediamo e confidiamo sin da ora che l’ispirazione arrivi dall’Alto! e che Maria ci porti per mano!

Lo scorso 4 febbraio la cabina di regia ha incontrato i referenti dei 7 territori sedi di realizzazione del progetto Labs to Learn.

A pochi mesi dell’avvio era necessario fare il punto sia sulle azioni avviate che su quelle di prossima attivazione. Infatti, la pandemia ha costretto non solo a ripensare alcune delle attività previste ma anche, sempre di più, a riflettere sulle modalità e strategie d’intervento, non solo del progetto ma più in generale sul lavoro educativo.

Proprio su questo tema il dibattito ha evidenziato come alla sfida educativa già in essere, si sia aggiunta la sfida “Covid”. Ovvero quella di trovarsi dinanzi non soltanto alla gestione di un transitorio periodo di emergenza, quanto piuttosto ad una revisione del lavoro di cura con i minori, soprattutto di quelli più fragili e vulnerabili. I diversi territori hanno condiviso le fatiche del lavoro quotidiano dove le distanze e la lontananza hanno messo a dura prova un lavoro sociale che fa della “presenza” e sull'”esserci” il suo tratto distintivo.

E’ emersa l’opportunità di potenziare le attività strutturate e di valorizzare al meglio le risorse dei diversi territori, portatori di differenti specificità e peculiarità.

In questo senso, la cabina di regia continuerà il lavoro di ascolto, affiancamento e supporto a vantaggio degli operatori impegnati (educatori e insegnanti).

Alessandro Brescia – Responsabile progetto

Il coordinamento si incontrerà nei prossimi mesi per l’aggiornamento sulle attività.

Si è svolto il 12 gennaio il secondo appuntamento di Community Lab per l’Oratorio Valdocco.  Parte integrante del progetto Labs to Learn, questo nuovo appuntamento di Community Lab prende il titolo di “il DNA dell’educazione al laboratorio” e si è svolto in forma on line insieme ai ragazzi e agli educatori. Di seguito il report della giornata:

Il Progetto “Labs to learn” continua! Cosa offre il progetto? Veri e propri laboratori per imparare, per costruire. Insieme, nella prospettiva della generatività sociale! Ieri, martedì 12 Gennaio, l’Oratorio di Valdocco ha vissuto il secondo appuntamento di “Community Lab”: un percorso di 4 tappe, per “sognare il futuro dell’Oratorio e intravedere l’Oratorio del futuro”. Sotto la guida degli amici di “On! Impresa Sociale”, in questa seconda tappa, ci siamo confrontati sulle varie dimensioni che compongono il gesto educativo: l’azione, la parola, l’ambiente, i protagonisti … solo per fare qualche esempio.

Come si è svolta la serata in breve? partiamo dalla premessa: al termine il primo incontro, di cui vi raccontavamo un mesetto fa circa, siamo stati invitati a scrivere, in vista del secondo, un episodio in cui fossimo stati protagonisti di una azione educativa. Quando poi ci siamo ritrovati ieri sera per l’incontro, in modalità online, ci sono stati proposti, uno dopo, l’altro quattro filmati riferiti all’educazione. Siamo stati invitati a commentarli con una frase. Il passaggio successivo è stato provare a mettere in “connessione” e poi in condivisione, quanto visto, con l’episodio da noi narrato e lasciatoci come “compito” la volta precedente.

Certamente ciò che si può dire come consapevolezza presente in ciascuno, ma emersa con più chiarezza dal “laboratorio”, che ha aiutato a esplicitarla, è che: l’educazione “è molte cose”, e impegna in prima persona l’educatore, ma più che tutto è un “fatto comunitario!”.

Allora, forse, possiamo concludere così: la sfida e la promessa all’orizzonte, per l’Oratorio di Valdocco (ma non solo), è tutta contenuta in un famoso detto africano: “per educare un bambino ci vuole un villaggio!”. Una Comunità. Forse anche l’educatore e l’educazione hanno bisogno di convertire la propria pratica e la propria visione “dal solitario, al comunitario”!

Lo diceva bene il nostro Ispettore, don Leonardo Mancini, con un simpatico e significativo gioco di parole all’assemblea delle CEP ad inizio anno pastorale, diceva: “dobbiamo passare dal Da Mihi Animas, al Da Nobis Animas”. Educare, per il carisma salesiano è questione di DNA

Martedì 1 dicembre l’Oratorio di Valdocco ha partecipato alla prima tappa del “Community Lab”, a guidare la serata è stato don Jimmy Muhaturukundo, che racconto così l’appuntamento:

“Io ho fatto la bozza, voi stenderete i colori”: l’Oratorio Valdocco e Gò per sognare il futuro

L’Oratorio di Valdocco sogna il futuro, il proprio futuro: con i giovani e per i giovani!

Dal sogno di un giovane prete è nata la felicità di milioni di ragazzi nel mondo e qui a Valdocco, primo oratorio di don Bosco, si sente ancora il grido “facciamo consistere la Santità nello stare sempre allegri”. Una san(t)a allegria che parla di gioia, voglia di spendersi (consumarsi) per gli altri, sguardo al Cielo e piedi ben saldi per terra. Questo Sogno è iniziato più di 150 anni fa, con don Bosco e … continua ogni giorno!

Martedì 1 dicembre l’Oratorio di Valdocco ha partecipato alla prima tappa del “Community Lab”, un percorso “laboratoriale” di quattro appuntamenti fatto insieme a giovani professionisti di Impresa Sociale. Salesiani, educatori, e giovani (universitari e non) che hanno a cuore l’oratorio si sono connessi ieri sera per il primo appuntamento su Meet per continuare l’opera di don Bosco. L’incontro, come nella migliore tradizione salesiana, riecheggiando le origini dell’Oratorio di Valdocco si è aperto con l’affidamento a Maria, prima del quale don Jimmy ha proposto ai partecipanti una pagina che quanto a sogni e a futuro è carismaticamente evocativa: Don Bosco che descrive ai suoi ascoltatori increduli, come l’avesse davanti, l’Oratorio che ancora non c’è! “Io abbozzo, voi stenderete i colori”. Questa la frase profetica del santo di Valdocco scelta come chiave, come motivo ispiratore del percorso.

Il lavoro e poi proseguito in un momento di conoscenza iniziale, nel quale dopo aver rotto il ghiaccio e creato un po’ di quel clima di famiglia tipicamente nostro  (dietro uno schermo non è uguale, vero, ma, ci si prova) gli amici di Gò ci hanno proposto un piccolo “esercizio per tornare alle radici”: ciascun partecipante è stato invitato a riassumere in una parola la propria esperienza “all’Oratorio di Valdocco. Ne è uscita una bella fotografia, anzi un bel mosaico, fatto di tante pietre preziose: famiglia, incontro, accanto, chiamata, braccia aperte, don Bosco, storia, orizzonte, amicizia, fede, cammino, condivisione, missione. E queste sono solo alcune. In Oratorio c’è posto e spazio per tutti, per chi ha piacere di giocare a pallone con gli amici, chi ha bisogno di fare i compiti, per chi desidera far del bene alla propria anima e agli altri. Per chi desidera partecipare alle molte iniziative proposte. Ma perché tutto questo avvenga è necessaria la generosità di tante persone, soprattutto giovani, pronti a spendersi per i più piccoli e specialmente i più poveri, mettendo a loro disposizione tempo e doti personali. La condivisione nata all’interno di Community Lab ha testimoniato ancora una volta che, Grazie a Dio ragazzi e giovani che accolgano la proposta educativa di don Bosco e si mettano in gioco, a Valdocco non mancano! Per loro e con loro l’Oratorio è in continua evoluzione; non sono i muri che attraggono i molti bambini ma la contagiosa allegria delle relazioni che si intrecciano nella casa salesiana.

Anche chi ci guida in questo progetto è stato subito contagiato dal sano entusiasmo e dalla voglia di camminare insieme con la consapevolezza che questi incontri porteranno a delle sfide concrete. Questo però non ci spaventa, anzi, mette in moto energie nuove: perché l’animatore salesiano è uno che non ha paura di tirarsi su le maniche né di sporcarsi le mani: come dice Papa Francesco “la giovinezza non è passività …no ai giovani da divano!”. Sembra di risentire don Bosco dire, “ci riposeremmo in Paradiso”.

Per come è iniziato Community Lab, il percorso iniziato con Gò, si prospetta un entusiasmante ed interessante cammino in “direzione futuro”: un futuro in cui salesiani e giovani camminano insieme, senza paura di buttare lo sguardo oltre l’orizzonte, fino a … vedere l’invisibile! Vedere “l’oratorio di Domani”.

don Jimmy Muhaturukundo

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Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.