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Ad Alessandria è in partenza a fine marzo 2023 un Work Lab, per professionalizzare i giovani nel settore dell’addetto impianti elettrici civili.

Un percorso formativo breve della durata di 100 ore a frequenza intensiva che si articola in:

  • circa 40 ore di formazione trasversale (sicurezza, rinforzo alfabeti di base, competenze teoriche del settore di riferimento, organizzazione aziendale)
  • circa 60 ore di formazione professionalizzante (competenze tecnico professionali specifiche del settore di riferimento)

Per tutta la durata del percorso è previsto un accompagnamento educativo a supporto dei partecipanti.

Al termine del percorso formativo, a fronte degli esiti e di una valutazione condivisa, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad un tirocinio extracurriculare.

Il Work Lab è rivolto ai minori che abbiano 17 anni e 6 mesi (circa) in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana di almeno livello A2 e ha come obiettivo l’acquisizione di competenze quali le modalità di cablaggio e le tecniche di posa dei cavi e di lavorazione del quadro elettrico, nonché gli aspetti legati all’orientamento e alla consapevolezza delle soft skills di base relative allo specifico settore di indirizzo e il rinforzo delle competenze trasversali necessarie per l’inserimento dei partecipanti nel mondo del lavoro.

Come iscriversi

Per l’iscrizione sarà necessario compilare la preadesione presente nella landing page dedicata entro il 15 marzo 2023.

Riferimenti:

I Community Lab sono laboratori di sviluppo di comunità che vedono coinvolti educatori, insegnanti, formatori, salesiani, volontari, giovani chiamati a costruire “un’alleanza educativa” a vantaggio dei minori e delle rispettive famiglie per sperimentare buone pratiche di welfare comunitario e per rinforzare le reti di prossimità

Ecco il racconto delle prime due realtà salesiane che hanno avviato il Community Lab.

Community Lab all’Oratorio Valdocco: scriviamo insieme il progetto educativo pastorale dell’Oratorio.

 

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, dice un proverbio africano molto conosciuto; con il progetto Labs To Learn ed il percorso di Community Lab stiamo cercando di fare molto di più: costruire intorno ad ogni ragazzo una comunità solida, impegnata, con una storia e dei valori condivisi ed una direzione comune.

Questo è l’obiettivo che il nostro Tavolo Oratoriano, al quale partecipano tutte le realtà dell’Oratorio, si pone insieme ai professionisti di Impresa Sociale ON. Il percorso, iniziato sabato 21 gennaio, ci porterà a scrivere insieme un progetto educativo pastorale che permetta a tutti di camminare insieme e di uscire sul territorio come una realtà autorevole e informata, capace di restituire un’immagine reale dei giovani, delle famiglie e dei loro bisogni. 

Questo primo incontro si è aperto con un bel confronto sugli spazi e sui luoghi dell’Oratorio e su come i vari “abitanti” della Casa li vivono, quali siano ritenuti fondamentali e quali da rivedere o ristrutturare.

Il momento forse più importante, prima di chiudere l’incontro e lasciarsi ad un momento di convivialità e conoscenza informale, è stato quello di rivedere insieme il lavoro svolto nei precedenti incontri del tavolo Oratoriano, andando a modificare e integrare, lì dove serviva, le liste dei punti di forza, di debolezza, delle criticità e delle opportunità che sono non solo interne all’oratorio ma anche dovute a dinamiche esterne come il quartiere. 

Il lavoro svolto ha già fatto emergere il grande cuore che muove tutte le persone che si impegnano e collaborano nella Casa di Valdocco e questo si può dire guardando lo spirito e la voglia di progettare e realizzare qualcosa di grande attraverso questi quattro incontri, di conoscersi meglio, interagire e migliorarsi per poter offrire ai ragazzi che varcano la soglia del cortile un’esperienza sempre più su misura per loro.

 

Community Lab ad Alessandria: costruire un lessico familiare su Don Bosco, oratorio, scuola, educazione

 

Mercoledì 1° febbraio si è svolto presso il centro Don Bosco il primo incontro di Community Lab a cui hanno partecipato i rappresentanti degli organi direttivi delle realtà presenti nel centro: staff di direzione CNOS-FAP, un volontario dell’operazione Mato Grosso, gruppo di volontari del coro, catechismo, consiglio affari economici, presidente della ASD Don Bosco, consiglio pastorale parrocchiale, consiglio oratoriano, presidente dell’associazioneSan Vincenzo”. 

L’incontro è stato facilitato dalla dott.ssa Martina Bacci e prof.ssa Sara Sampietro dell’impresa sociale On

Don Mauro Mergola, Direttore dell’Opera Salesiana, ha spiegato il senso del percorso e ha introdotto la domanda guida dell’incontro: qual’è la cosa più urgente da fare insieme? 

Sono emersi tanti spunti di riflessione dalle nostre attività in gruppo. Crediamo che la collaborazione, la comunione,la comunicazione e il coinvolgimento delle famiglie,  tra le varie realtà sia importante. L’obiettivo è costruire una visione condivisa in tutto il centro salesiano. Inoltre, in questi quattro incontri vorremmo arrivare a elaborare una carta d’identità del centro Don Bosco.

Il prossimo appuntamento si terrà martedì 28 febbraio alle ore 21.00 presso il Salone Polivante dell’oratorio.

Il Maker 4 Future mattino presso l’oratorio dei Salesiani di Alessandria ha aperto le sue porte il giorno 16 gennaio guidato da Elisa Cerutti (educatrice) e Andrea Mandrino (formatore del Cnos).

Il progetto coinvolge 8 ragazzi provenienti da tre classi seconde della scuola Straneo di Alessandria, partner del progetto. Il progetto ha come tematica la sostenibilità ambientale e la didattica innovativa e ha come finalità la ri-motivazione all’esperienza scolastica.

Si integra con le materie scolastiche in quanto verranno trattate diverse materie, tra le quali, matematica, inglese, scienze, italiano. Oltre a ciò, per approfondire l’argomento saranno svolte attività analogiche con l’utilizzo di materiali naturali, tempere, pennarelli.

La durata sarà circa di tre mesi per concludersi nel mese di marzo con una lezione condotta dai ragazzi partecipanti nella quale spiegheranno i vari programmi utilizzati.

Si pubblica di seguito un resoconto del primo incontro del Maker Lab pomeridiano in corso ad Alessandria.

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Nella giornata di mercoledì 21 dicembre 2022, con la partecipazione degli alunni della classe 1E dell’“Istituto Straneo”, partner del progetto Labs To Learn, si è svolto presso il nostro oratorio il Maker lab nella versione pomeridiana.

Si tratta di un laboratorio di sperimentazione di didattica innovativa con l’utilizzo dei nuovi programmi: Scratch (software di programmazione), Canva (software per la redazione di copertine e brochure per eventi), ThinkerCad (piano di lavoro per la progettazione di oggetti che vengono poi stampati in 3D).

Per favorire un miglior clima e una maggiore collaborazione, i ragazzi sono stati divisi in gruppi in base alle loro preferenze. Ogni volta si turneranno provando tutti i programmi.

Il fine del nostro laboratorio è la costruzione di un gioco da tavolo, il relativo regolamento e la sua pubblicità.

Il 30 novembre 2022 è partito il MAKER LAB, nell’ambito del progetto LABS TO LEARN, nel territorio di Alessandria.

Promosso dall’Istituto salesiano Don Bosco (grazie alla collaborazione tra oratorio e CNOS-FAP) coinvolgerà i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Straneo.

Il fine del progetto è quello di far vivere un’esperienza scolastica alternativa, con modalità e strumenti innovativi (tra cui Thinkercad, Canva, Scratch, kit Lego Educational), in modo che ogni ragazzo possa sperimentare nuovi modi di imparare.

Il laboratorio digitale si articola su due proposte:

● Una MATTUTINA, per un gruppo di 8-10 ragazzi di seconda media selezionati dai loro insegnanti, con l’obiettivo di potenziare specifiche competenze in alcuni ambiti scolastici e rinforzarli nella motivazione allo studio;

● Una POMERIDIANA per le classi prima e seconda del corso di informatica della scuola media con l’obiettivo di lavorare con l’intero gruppo di alunni e i rispettivi insegnanti nella costruzione di un gioco da tavolo, il suo regolamento e la sua pubblicità.

I primi alunni che hanno svolto il laboratorio hanno risposto prontamente con grande entusiasmo all’iniziativa che ci si augura possa essere un aiuto per il loro percorso di crescita e apprendimento.

Con l’avvio del nuovo anno scolastico riprende l’azione Metodo di Studio di Labs to Learn. Come lo scorso anno, coinvolgerà 9 classi di prima media degli Istituti scolastici partner del progetto. Si tratta di un modulo 20 ore, erogato tra i mesi novembre 2021 e febbraio 2022 e condotto da psicologi esperti.

L’obiettivo è quello di sviluppare la competenza di “imparare ad imparare”, affinché ogni ragazzo possa trovare il proprio metodo, diventando autonomo nello studio e protagonista del proprio percorso di apprendimento, valorizzando le proprie abilità cognitive, affettivo-motivazionali e comportamentali.

Nel contempo, l’azione si propone di offrire al docente un iter formativo di accompagnamento e approfondimento su alcuni concetti-guida e strumenti operativi per un apprendimento efficace nel lavoro in classe, e non solo.

L’iter formativo prevede tre percorsi integrati e complementari: webinar, supervisioni, seminario conclusivo.

L’offerta formativa, che sperimenta modalità flessibili ed articolate, è calibrata sui fabbisogni formativi e pensata come esperienza di apprendimento per il mantenimento e l’aggiornamento delle competenze.

Obiettivo

Il corso si propone di mettere a fuoco alcuni aspetti di base del processo di apprendimento e offrire al docente alcuni concetti-guida e strumenti operativi per un apprendimento efficace, facendo riferimento a processi e strategie che assicurano l’efficacia dello studio.

Destinatari

Insegnanti degli istituti comprensivi partner del progetto nelle cui classi è erogato il metodo di studio.  

WEBINAR

Diretta streaming sui canali Youtube e Facebook di Labs To Learn

Tre incontri online per dialogare intorno alle sfide educative nella scuola che cambia e su come possiamo accogliere la responsabilità collettiva di agire in una direzione evolutiva.

Mercoledì 10 novembre ore 17 -18.30

Marco Rossi Doria | insegnante, politico, presidente di Impresa Sociale Con i Bambini

“Ricostruire. Per una scuola incentrata sulla persona”

Modera Alessandro Brescia | responsabile progetto Labs To Learn

Serve ripensare la scuola. Serve una scuola in cui si ragiona, una scuola laboratoriale, in cui si sta bene insieme, in cui non si perde nessuno. Una scuola che non lascia dietro nessuno è la vera buona scuola.

La scuola oggi sembra essere diventata un corso di formazione continuo, in cui l’unico obiettivo è quello di acquisire delle competenze spendibili nel mondo del lavoro. La scuola dovrebbe servire in primo luogo a rendere le persone capaci di vivere nel mondo in modo consapevole, intessere relazioni interpersonali e aprirsi al dialogo. La scuola di oggi dovrebbe essere una scuola incentrata sulla persona e dovrebbe insegnare a vivere.

Mercoledì 1 dicembre 2021 ore 17- 18.30

Alberto Pellai | medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso Università degli Studi di Milano

“Come allenare chi cresce alla vita: neuroscienze e life skills”

Modera Andrea Rosa | psicologo, formatore, orientatore

Come e perché sostenere il saper essere dei nostri studenti.

Ti sei mai chiesto se sei in grado di risolvere i problemi e gli imprevisti che la vita ti presenta? Se sei capace di prendere decisioni efficaci? Quanto riesci a gestire lo stress e a metterti in relazione con gli altri? O a farti venire un’idea illuminante quando ce n’è bisogno? 

E ancora…”Cosa vuol dire maturità? Vuol dire la possibilità di integrare i neuroni localizzati dentro la corteccia prefrontale con molte aree differenti. Questa architettura di reti neuronali permette al soggetto di realizzare in modo competente quelle attività mentali che sono di grande supporto per il successo nella vita.

Mercoledì 12 gennaio 2022 ore 17 -18.30

Mario Comoglio | Docente presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontifica Salesiana

“L’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo classe”

Modera Sara Dal Cin | Consulente Aziendale, Formatrice e Facilitatrice dell’Apprendimento

Uno dei problemi che si pongono agli insegnanti è di organizzare la classe trasformandola in un contesto laboratoriale dove gli studenti si coinvolgono nel loro apprendimento. Contemporaneamente si pone il problema di come gestire la complessità delle relazioni che sono generate dalla vita della classe in una prospettiva orientata alla formazione dei profili competenti.

SUPERVISIONI

5 incontri online da 2 ore con uno psicologo, rivolti ai singoli consigli di classe nei quali viene erogato il Metodo di Studio.

Esemplificazioni pratiche volte a fornire strumenti di conoscenza e operativi sul gruppo classe. La supervisione viene incentrata soprattutto sullo studio di casi, esercitazioni, lavori di gruppo per l’elaborazione di soluzioni e modelli di risposta adatti alle specifiche necessità utili nel lavoro di tutti i giorni.

SEMINARIO CONCLUSIVO

Rivolto esclusivamente ai singoli consigli di classe nei quali viene erogato il Metodo di Studio.

Data da definire in marzo 2022

Giornata in presenza a Valdocco- Torino di 6 ore.

Tematica da definire.

Si riporta di seguito l’esperienza del Metodo di Studio vissuta dai ragazzi della 1^F dell’I.C. Straneo di Alessandria.

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La 1^F dell’I.C. Straneo di Alessandria è stata la classe che quest’anno ha avuto la fortuna di partecipare agli incontri sul metodo di studio organizzati per il progetto “Labs to Learn”; così gli abbiamo chiesto di raccontarci un po’ la loro esperienza e di darci un riscontro su ciò che hanno vissuto e imparato.

La prima cosa che gli abbiamo chiesto è stata quella di pensare ad una parola che riassumesse quest’esperienza. Ne sono venute fuori tante e diverse, ma che rimandano tutte a un riscontro positivo: un’esperienza per quasi tutti nuova che, oltre ad essere stata utile e interessante, è stata anche bella e piacevole.

I ragazzi sono usciti da questi incontri molto soddisfatti, perché hanno capito che studiare non è sempre difficile e noioso, ma che, se si sta attenti e si utilizzano gli strumenti adatti alle proprie capacità, può diventare tutto molto più semplice. In particolare, la classe ha imparato a leggere con attenzione il testo e a trovare le parole chiave, sottolineando solo ciò che è necessario. Alcuni ragazzi hanno scoperto l’importanza dei riassunti, degli schemi e delle mappe concettuali; altri ancora hanno imparato a organizzare e pianificare il lavoro e le proprie ore di studio.

Secondo la classe sarebbe bello che tutti gli studenti potessero vivere incontri come questi, perché potrebbero aiutare ognuno a trovare il proprio metodo di studio personale, quello che può permette di studiare al meglio aumentando la fiducia che si ha nelle proprie capacità.

In conclusione, abbiamo chiesto ai ragazzi di guardarsi al passato, a come erano prima di aver vissuto questa esperienza, e gli abbiamo chiesto di provare a darsi un consiglio rispetto allo studio e alla scuola. Da questa riflessione sono venuti fuori tanti bellissimi consigli, che assomigliano proprio a quelli che gli insegnati e i genitori ripetono spesso ai loro ragazzi: “non sottolineare tutto”, “stai più attento”, “fai una cosa alla volta”, organizza bene il tuo lavoro”, “prendi più appunti”, “non studiare a memoria”, e tanti altri simili. Questa è la dimostrazione che i nostri giovani possono essere davvero dei buoni studenti, capaci di impegnarsi, di studiare, di avere fiducia in loro stessi e di essere buon esempio per i compagni; tutto ciò però è possibile se trovano davanti a loro una buona “guida”: qualcuno che possa aiutarli innanzitutto a capire il senso del fare le cose e che possa aiutarli a conoscersi meglio e a scoprire i propri punti di forza e di debolezza.

È partendo dal conoscersi dentro che si impara a vivere il mondo con gli strumenti adatti a sé stessi.

Nella serata di venerdì 18 giugno si è tenuto il 4° ed ultimo appuntamento del Community Lab per la realtà territoriale di Alessandria. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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Venerdì 18 c’è stato l’ultimo incontro del Community Lab per la realtà di Alessandria. Un incontro importante perché chiude un percorso per aprirne uno nuovo.

In questa serata abbiamo riflettuto su cosa vuol dire per noi essere una comunità e su quali sono i suoi principi fondamentali. La comunità per noi è un po’ come una famiglia o un villaggio, dove ognuno dovrebbe essere a servizio dell’altro senza aspettarsi nulla in cambio. La comunità è un luogo in cui si incontrano personalità diverse, in cui si superano i propri “confini” per scoprire e conoscere ciò che è diverso da noi. E poi ancora l’ascolto, la comunicazione, la fiducia, la vicinanza, il dono del proprio tempo, la correzione fraterna: tutti principi che, secondo noi, stanno alla base di una comunità.

Da questi quattro incontri è emerso quanto tutti siamo vicini al concetto di comunità, quanto le nostre visioni su di essa siano simili, quanto tutti teniamo a far sì che la nostra comunità cresca e si rafforzi.

È quindi questo il momento per rimboccarsi le maniche per ripartire a costruire. Sappiamo bene verso cosa vogliamo andare, la strada certo sarà un po’ in salita.

Grazie a questi incontri abbiamo capito quanto sia fondamentale ritrovarsi, parlare, scambiare opinioni, guardare dal punto di vista dell’altro. È da qua che inizia il nostro viaggio.

Nella serata di venerdì 4 giugno si è tenuto il 3° appuntamento del Community Lab per la realtà territoriale di Alessandria. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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TERZO INCONTRO DI COMMUNITY LAB AD ALESSANDRIA

Va avanti il cammino della comunità del territorio di Alessandria.
La scorsa volta ci siamo lasciati con la consapevolezza di quanto sia simile, anche se diversa, la visione del  concetto di educazione che ciascuno di noi ha.
Ognuno è impegnato e coinvolto nel suo ruolo educativo, ma in questa serata abbiamo fatto un passo avanti: infatti non è sufficiente che ognuno svolga da sé il proprio ruolo, ma che si crei una sinergia tra tutti gli ambienti educativi, in cui è la comunità che educa tramite le singole persone.
La serata quindi è stata dedicata al ripensarci comunità, all’analizzare ciò che funziona e ciò che invece è da migliorare, al valutare ciò che ci avvicina e ciò che ci allontana dal nostro scopo educativo.

Ciò che ne emerge è interessante perchè, essendo che all’incontro sono presenti tutte le parti dell’opera, escono fuori tutti i vari punti di vista. Credo che la condivisione sia ciò che rende una comunità capace di lavorare assieme in modo costruttivo e questi incontri stanno davvero dando la possibilità a tutti di parlare, ascoltare, confrontarsi, scoprire il punto di vista dell’altro, aprirsi al diverso.

Una comunità come quella di Alessandria ha proprio bisogno di ripartire da questo: parlarsi e confrontare le idee in un’ottica di comunità e fratellanza.
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Nella serata di venerdì 7 maggio si è tenuto il 2° appuntamento del Community Lab per la realtà territoriale di Alessandria. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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EDUCAZIONE? COS’E’ PER NOI OGGI?

L’obiettivo del secondo incontro di Community Lab per il territorio di Alessandria è stato quello di discutere assieme per cercare di capire cosa significa per noi educare oggi.
Però, per capire cos’è l’educazione, non si può far altro che partire dalle proprie esperienze; e allora il primo spunto su cui ci troviamo a riflettere è “qual è un momento della mia vita in cui mi sono sentito educato?”.
Le risposte sono tante e varie sono le storie che vengono raccontate, ma in tutta questa tavolozza di colori si possono trovare dei punti comuni e fermi: relazionarsi e avere fiducia nell’altro, superare i propri limiti, uscire da una situazione difficile, poter imparare anche in età adulta.
Tante storie e relazioni diverse, ma tutte legate a queste situazioni. E allora, se per noi l’educazione è stata così forte da darci queste possibilità di crescita, quale modo migliore di ricambiare se non essere noi stessi, ognuno a suo modo, educatori per chi ci sta attorno? Una cosa è certa, per educare oggi, come è stato in passato e come sarà sempre, c’è bisogno della relazione; e quindi il primo passo per educare oggi è aprirsi al dialogo con gli altri.
La successiva visione di due film ci ha confermato ancora di più l’importanza della relazione e di come ogni nostro gesto, anche se piccolo, abbia sull’altro un impatto educativo. E allora, quanto riflettiamo sul nostro agire educativo? Siamo capaci di renderci conto degli effetti educativi delle nostre azioni, delle nostre parole, dei nostri piccoli gesti? Quanto diamo peso a tutto ciò?
Tutte domande che sicuramente ci faranno rendere conto, ancora di più, di quanto una nostra presenza educativa consapevole sia importante per i nostri giovani.

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Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.